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“Io, ragazza transgender a 15 anni” Greta racconta la sua storia

Siamo molto felici di sostenere questa iniziativa e di essere tra gli organizzatori dell’incontro che si è svolto venerdì 17 settembre presso “Il Ballo di Gorleri” a Diano Marina e che ha visto Greta raccontare la sua storia di ragazza transgender a 15 anni, con sua mamma Cinzia autrice del libro “Io sono io”. Sul palco anche Anna e la figlia Aurora, ragazza transgender come Greta.

Una serata molto interessante. Cinzia e Greta, Anna e Aurora sono coppie di madri e figlie davvero speciali, che hanno raccontato con semplicità e chiarezza il loro percorso, non privo di sofferenza ed ostacoli, ma che ora può essere di aiuto ad altri.

Spesso siamo ignoranti su questo argomento, e l’ignoranza non aiuta ad essere accoglienti e pronti a comprendere. Quanto più si capisce cosa può vivere una persona sulla sua pelle, tanto più si può averne rispetto.

Cinzia: “Greta ha iniziato a tre anni a dire che lei è una bambina. In tutto e per tutto lei era una bambina. Io negavo questa cosa perché Greta ha un gemello quindi era automatico il confronto e soprattutto lo facevo per ignoranza. Non sapevo che esistesse la varianza di genere in età evolutiva, non sapevo che si nascesse transgender, che non era una scelta, erano tutte cose che ho imparato nel tempo.

A dodici anni Greta non aveva più voglia di vivere, viveva un momento veramente drammatico. Il suo coming out l’ha fatto prima con suo papà perché io ero un ostacolo, non volevo assolutamente che manifestasse suo essere donna. Però era diventata talmente triste la situazione e drammatica che quando Greta ha tirato fuori tutto, mi sono sentita liberata. È stato un inizio di un percorso meraviglioso che mi ha mia arricchita terribilmente mi ha cambiato proprio come persona. Tramite altri genitori a cui mi sono rivolta e a questo libro ho capito che c’era una strada da percorrere, perchè Greta non era malata, sapevo che non aveva nulla, ma si trattava di una variante di genere”.

Leggi l’intervista completa a Greta e Cinzia su ImperiaPost

Greta: “Per un mio coetaneo che volesse fare coming out io consiglio di non aspettare, è sempre meglio dirlo prima perchè si soffre meno e si riesce ad appropriarsi prima della propria identità”.



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